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A cura di ANDREA DI BELLA
Presso l’Aula Magna dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) è stato presentato oggi, in anteprima, il nuovo programma televisivo di Rai2 dedicato alla cultura del vino, che da sabato 31 gennaio 2015 e per 10 sabati, entrerà nelle case degli italiani, alle 23.40.
Dieci puntate di mezzora l’una racconteranno la storia, gli uomini e le donne, la bellezza del territorio di altrettante dieci regioni vinicole d’Italia.
L’incontro ha avuto come protagonisti gli ideatori e conduttori del programma, Marcello Masi, Direttore di Rai Tg2 e Rocco Tolfa, Vicedirettore di Rai Tg2, Marco Giudici, Sviluppo Nuovi Formati e Contenuti Web di Rai2, Pier Carlo Grimaldi, Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche e Carlo Petrini, Presidente di Slow Food.
Un incontro appassionante con un tema altrettanto emozionale: la cultura del vino del nostro Paese con i protagonisti della scena. I vignaioli e i territori delle regioni italiane orientate al vino che li hanno resi famosi.
Partendo dall’indimenticabile “'Viaggio nella Valle del Po (alla scoperta del cibo genuino)” di Mario Soldati, nel lontano 1956, che ancora oggi si affaccia nelle teche della Rai suscitando emozioni a non finire, fino a oggi, la nostra televisione non si è più preoccupata della Cultura del vino e degli uomini che la promuovono.
Allora perché non raccontare cosa c’è dietro una bottiglia, perché non intraprendere il viaggio del vino: un viaggio tra i vigneti, “patrimonio italiano conosciuto si ma sconosciuto a molti”, come ha evidenziato Rocco Tolfa.
“In ogni puntata c’è un Signore del vino che rappresenta l’immagine di una regione e c’è anche una donna, perché le donne hanno una notevole capacità di comunicazione, sono dinamiche e hanno trovato nell’agricoltura un’occasione di lavoro e di successo”, ha ribadito ancora il Vicedirettore di Rai Tg2.
Marcello Masi ha esordito con l’elogio di Carlin Petrini, “un mito per me. Sin da quando l’ho conosciuto mi ha incantato, le sue parole sono sempre di amore, di passione, di giustizia, di cuore”.
“Da qui, da questo tempio, vi dico che sono emozionato che il 31 gennaio andrà in onda questa prima puntata del viaggio”, confida Masi, “abbiamo tentato di portare al centro della comunicazione del servizio pubblico l’agricoltura, la campagna e questo penso sia un atto dovuto”.
“Noi siamo stati due onesti cronisti”, ha affermato il Direttore di Rai Tg2, “e vogliamo che i protagonisti siano grandi”.
“Quando Marcello e Rocco ci hanno proposto il programma la cosa ci ha inorgogliti”, sottolinea Marco Giudici, “un prodotto realizzato con risorse interne all’Azienda Rai, prodotto con cura e creatività”.
“Dalla figura di Soldati a un racconto fatto di ritmo, musicalità, velocità e meticolosità su tutti gli aspetti dell’enologia. Questo programma crea emozioni relazionali, racconta il vino in 30 minuti, un lavoro difficile, serrato ma gradevole. Questo lavoro è l’antitesi del talent sul cibo ”, conclude Giudici.
Il Rettore Grimaldi ha sottolineato l’importanza dell’enogastronomia italiana e quanto Mario Soldati sia stato fondamentale segnando proprio la storia dell’agricoltura, anticipando tematiche di grande attualità.
“Questo viaggio, a 58 anni da quello di Mario Soldati, lo stavamo aspettando, ne avevamo bisogno”, afferma Carlin Petrini, “Quindi, una volta tanto parliamo bene di questa Rai. Nel programma vedrete Marco Simonit, il potatore, uno che martella il terreno con stivali e picozza, in giro per la vigna, per far vedere la terra. Un umile”.
“Questa é una trasmissione che per fortuna non si adatta al format dei talent. Basta mostri! Cracco, Barbieri, Bastianich, tutta gente di cuore che in Tv si trasforma per fare audience. Qui siamo su un altro pianeta. Un programma che parla di umiltà, che vuol dire “essere vicino alla terra”. Un umile nel vino non fa cazzate!”, conclude Carlin.
Si comincia, dunque, sabato 31 gennaio con il Piemonte, con i suoi racconti ed i suoi volti, da Angelo Gaja a Pietro Ratti. Buona visione a tutti.