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A cura di Gilberto Mora, Presidente di Compagnia del Cioccolato -
Dal 23 al 27 ottobre 2014 al Lingotto di Torino -
Il Salone del Gusto/Terra Madre si incontra con il mondo del cacao e del cioccolato. Non troppo numerosa la presenza di espositori italiani con un piccola pattuglia di produttori internazionali di cacao.
Domori con Agrimontana, Guido Gobino, Venchi, Castagna, i fratelli Gardini e altri piccoli produttori rappresentano il cioccolato italiano di qualità. Pacari con i suoi cioccolati biologici presenta l’esempio di come anche nei paesi produttori di cacao si possano fare cioccolati di assoluta qualità.
Il mondo dei produttori di cacao vede la comunità del cacao di Oulaidon della Costa d’Avorio, i coltivatori di cacao amazzonico, i produttori di Rio Lima da Sao Tomè, i produttori brasiliani di Ilheus e quelli ecuadoregni di Pichincha.
Da evidenziare la presenza del cacao messicano di Chontalpa perché rappresenta il primo cioccolato con il marchio Presidio Slow Food attraverso l’incontro con un grande cioccolatiere italiano come Guido Gobino.
Gobino acquista il cacao direttamente dai piccoli produttori del Presidio (aiutati dall’Ong Atco, partner storico del Presidio e di Slow Food) e riconosce loro un prezzo equo, percepito senza intermediari.
Il cioccolato inoltre nasce secondo un disciplinare di produzione redatto a quattro mani con i produttori stessi e Slow Food: sarà il primo cioccolato con il marchio Presidio Slow Food, un cioccolato buono, pulito e giusto.
«Ma non ci è bastato - dice Gobino - per dare ancora maggiore importanza al progetto e per creare un prodotto davvero sostenibile sotto tutti i punti di vista, abbiamo pensato di utilizzare una carta ottenuta dai materiali di scarto della lavorazione della canna da zucchero colombiana».
«La decisione di collaborare con il Presidio era il giusto punto di arrivo del nostro peregrinare alla ricerca di cacao particolari e di comunità di produttori con cui poter interagire. È un piccolo passo per dimostrare che è possibile creare consapevolezza ma è anche un punto di non ritorno: non si potrà più prescindere da collaborazioni come questa, con tutti i problemi che ne conseguono… ad esempio un ritardo nella consegna del cacao per i troppi e ripetuti giorni di pioggia. Nel 1996 abbiamo creato un gruppo di contadini che ci riforniscono di nocciole tonde gentili delle Langhe della qualità che ci serve. Lo stesso cercheremo di fare con il cacao».