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di ANDREA DI BELLA
Presentata oggi, presso il Lingotto Fiere di Torino, la diciottesima edizione del Salone del Gusto e Terra Madre 2014: Tutti a bordo dell’Arca del Gusto in questa edizione dedicata alla tutela della biodiversità e all’agricoltura familiare.
Dal 23 al 27 ottobre 2014 a Torino (Lingotto Fiere e Oval), organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
18 anni: il Salone diventa maggiorenne! Nel 1996, a dieci anni dalla sua fondazione, Slow Food organizzava la prima manifestazione interamente dedicata al cibo e alle piccole produzioni alimentari di qualità. Nel 2004, l’incontro tra contadini, allevatori, pescatori delle Comunità del cibo, metteva in rete il sapere e la perseveranza di chi, ogni giorno, lavora per mantenere la propria identità e sovranità alimentare.
“E’ un momento di grande gioia dare il via alle danze. 18 anni di storia! – afferma Carlo Petrini, Presidente di Slow Food e Terra Madre – Siamo partiti nel ’96, era un’altra Italia, un altro mondo quello del cibo. Da qui è partito qualcosa che ha cambiato Torino, il Piemonte, il Mondo! Allora il tema del cibo non passava per la mente a nessun politico sulla Terra. Il Salone del Gusto, si pensava fosse una Fiera gastronomica qualunque. Ora – prosegue Petrini– siamo arrivati a traghettare il Salone fuori dal concetto della gastronomia classica. Oggi di gastronomia non se ne può più. In Tv, ormai, è “diffusa pornografia alimentare” che non ha niente a che vedere con il valore del cibo e con la nostra filosofia.”
Carlin Petrini si accalora e tocca i temi cardini della filosofia di Slow Food. “Questo sistema alimentare è malato. Il cibo non è più un valore, non ha anima, non si rispetta la natura, si muore per fame su questo Pianeta, si spreca cibo. Noi conviviamo con questa realtà, dobbiamo reagire, dobbiamo mantenere la nostra identità, originalità. Dobbiamo cambiare il senso del cibo. E’ emozionante sapere che i contadini di Terra Madre si stanno preparando per venire a Torino, un’umanità di gente umile.”
E passando criticamente attraverso i temi dell’Expo 2015 “un evento che non ha anima”, Petrini si sofferma sui concetti della nuova economia che deve essere “rispetto per i valori, la convivialità, la salute, la natura, la cultura” e, inesorabilmente arrabbiato, sulla “crescita” tanto decantata dalla politica. “Io non vedo niente di crescita; – denuncia Carlin - se non ci prepariamo a capire che questa non arriverà, la gente diventerà sempre più insofferente. Dobbiamo anteporre l’Uomo al consumo… tornare sui nostri passi, alla terra, dare opportunità ai giovani, all’artigianato, senza tanta burocrazia.”
E conclude con una certezza sul futuro. “L’artigianato tornerà di moda e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, con l’Alta Scuola di Apprendistato, va anche in quella direzione. Il cibo, gli orti in Africa, il Salone devono essere strumenti, occasioni per creare comunità di persone. Grazie e buona fortuna”.
Temi dell’edizione 2014 sono l’Arca del Gusto e l’agricoltura familiare. L’Arca, lanciata proprio al Salone 1996 per catalogare i prodotti a rischio, è il progetto di Slow Food più rappresentativo per la tutela della biodiversità. L’agricoltura familiare sale sul palcoscenico nell’anno in cui la FAO la celebra in tutto il mondo. Questi temi incrociano il lavoro di Slow Food e di Terra Madre e ogni giorno vengono declinati in tutta un’altra serie di argomenti come lotta alla fame, malnutrizione e cattiva alimentazione – facce della stessa medaglia – l’educazione alimentare, il rapporto tra cibo e ambiente e il rispetto dei territori e delle tradizioni.