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A cura di Gilberto Mora, Presidente di Compagnia del Cioccolato -
Pronti per nuove avventure golose?
E’ una bella lettera quella che ricevo dai fratelli Rizzati, Massimo e Franco. Una lettera privata molto toccante che mi chiede di farmi tramite per ringraziare tutti quelli che li hanno seguiti in questi anni. Anche se io penso che siano gli amanti del cioccolato di qualità che li debbano ringraziare per le squisitezze che hanno creato in questi anni e che li hanno fatti premiare molte volte dalla Compagnia del Cioccolato con il Premio Tavoletta d’Oro.
Da fine mese i Rizzati lasciano definitivamente la loro azienda che da qualche tempo aveva molti problemi economici e che , in questo periodo, era stata affittata dal Tribunale di Ferrara ad altri gestori.
La prima volta che ho incontrato Franco Rizzati è stato una decina di anni fa nel piccolo laboratorio di Cocomaro di Focomorto. Un fulmine a ciel sereno nel variegato mondo del cioccolato italiano. Torte tenerine di grande qualità, canditi sublimi, cioccolati non concati. Insomma una vera rivelazione.
Se i ragazzi Rizzati avessero avuto la stessa capacità anche nella gestione aziendale, oggi avremmo un punto fermo nel cioccolato italiano.
Ma nemmeno per un momento voglio fare “il classico coccodrillo giornalistico” per i Rizzati.
Li sento molto determinati e pieni di nuove idee. Noi li aspettiamo con nuove sfide.
Come sempre, dalla parte dei consumatori, assaggeremo e valuteremo nel caso ci proponessero nuove produzioni.
E speriamo che il “nuovo” porti dentro di sé la grande memoria e capacità artigianale del Rizzati “originale”.