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Di Federica Pagliarone -
Se bella vuoi apparire, molte pene devi soffrire e per riportare indietro le lancette dell'orologio in maniera evidente dal viso c'è ancora bisogno del lifting.
Non ci sono scorciatoie e i trattamenti meno invasivi, come le punturine, non bastano.
Lo sostengono gli esperti dell’Associazione italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe) con una nota in cui sottolineano come le donne spesso confondano le procedure di ringiovanimento, col rischio di restare deluse.
Per avere le idee più chiare ed evitare brutte sorprese, gli esperti dell’Aicpe hanno stilato 4 regole chiave per capire cosa scegliere fra bisturi e punturine.
Il primo punto da chiarire è quali risultati realistici si vogliono ottenere, successivamente informarsi su quanto durano gli effetti del tipo di ritocco scelto, inoltre è meglio capire quanto si è disposte a superare un’eventuale convalescenza dovuta ad un lifting ed i disagi connessi.
Infine sapere dettagliatamente quanto costano i trattamenti, infatti quelli meno invasivi vanno ripetuti nel tempo.
“I risultati dipendono molto da ciò che ci si aspetta", sottolinea Giovanni Botti, presidente Aicpe.
"Tutte le tecniche assicurano risultati diversi, non ci sono quasi più procedure esagerate perché le tecniche sono molto migliorate.
É bene sapere comunque che il lifing è la strada più efficace per ringiovanire ma si tratta di un’operazione che prevede una convalescenza post-operatoria che non va trascurata e non ci sono scorciatoie.
Se invece l'invecchiamento non è ancora avviato meglio le tecniche mini invasive, mettendo in conto però invece che si dovrà tornare regolarmente dallo specialista una o due volte l'anno e i costi salgono".