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Di Federica Pagliarone -
Prendere troppi antidolorifici contro il mal di testa può peggiorare la situazione. Lo suggeriscono le nuove linee guida elaborate dall'Istituto Nazionale Britannico per l'Eccellenza Sanitaria e Clinica (Nice).
"Molti non sanno che un uso eccessivo di alcuni tipi di farmaci per il trattamento della cefalea di tipo tensivo, o emicrania, può peggiorare le cose, causando ulteriore dolore - spiega il professor Gillian Leng, vice capo esecutivo del Nice - Il mal di testa è il problema neurologico più comune ma molte persone non ricevono diagnosi corrette e tempestive.
Esistono, infatti, cefalee primarie, ovvero emicranie che non sottintendono altre patologie e che in alcuni casi sono dovute proprio, sostiene il NICE, all'abuso di farmaci antidolorifici, e cefalee secondarie, causate da disturbi correlati come sinusiti, cervicali o ictus”.
"La gestione efficace di mal di testa dipende da una diagnosi corretta e da un trattamento adeguato'', dichiara il neurologo Sam Chong, che ha contribuito a sviluppare le linee guida.
L'uso dei medicinali può essere, quindi, utile se sporadico, ma nel caso di assunzione continuativa, l'effetto può far entrare il paziente in un circolo vizioso, in cui i mal di testa peggiorano, quindi si assumono più farmaci, che in realtà peggiorano ulteriormente il sintomo.