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A cura di ANDREA DI BELLA
Torino, tutta la città verrà coinvolta da Terra Madre Salone del Gusto, dal 22 al 26 settembre 2016. Torino, Palazzo del Lavoro, primo meeting di Terra Madre, dal 21 al 23 ottobre 2004.
L’idea di riunire contadini, pescatori, allevatori, piccoli artigiani e altri produttori del cibo buono, pulito e giusto di tutto il Pianeta, era stata del Movimento Slow Food e del suo fondatore Carlo Petrini.
Da lì nacquero e si estesero a macchia d’olio le comunità del cibo di tutto il mondo: l’idea di fondo era di fare incontrare e fare parlare del lavoro quotidiano persone che mai avrebbero avuto la possibilità di confrontarsi.
E la costruzione della rete tra le comunità del cibo e i gastronomi coproduttori dell’associazionismo di Slow Food ha aperto, sin dall’inizio, grandi prospettive. Forti sentimenti di condivisione sono nati tra i partecipanti e che sono stati custoditi allorquando questi sono ritornati nelle loro comunità, non sentendosi più soli.
E Carlo Petrini lo sottolinea fortemente alla presentazione, stamattina, dell’edizione 2016 “Raccogliamo i frutti di un’avventura che ha attraversato gli oceani, in ogni parte del mondo”.
“Torino è una città che prende il cuore degli italiani ma anche dei turisti di tutto il mondo. Uscire in città è una scelta audace. Ma tutta la società civile, le istituzioni e le associazioni hanno subito dimostrato simpatia verso questa nuova formula. Questo concorso di forze ci ha incoraggiati”, afferma Carlin.
Viene anche lanciata oggi la campagna di ospitalità per la prossima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, a Torino dal 22 al 26 settembre.
“É il Salone del Gusto a essere entrato a far parte di Terra Madre, che ha conquistato il cuore delle comunità del cibo in oltre 170 Paesi”, continua il presidente di Slow Food. “Come è ormai tradizione, anche quest’anno Torino e il Piemonte accolgono in famiglia i delegati delle comunità del cibo da tutto il mondo: un’occasione unica per conoscere culture, tradizioni e storie lontane. Ai piemontesi dico: aprite il vostro cuore a quest’umanità, lasciatevi coinvolgere dal loro entusiasmo e dalla loro energia!”.
“Il mondo deve capire che il Piemonte accoglie e venire a Terra Madre, per questa gente, diventa un’esperienza irripetibile, un seme che gira il mondo, significa tornare nella loro terra con l’autostima!”.
“Voler bene alla terra significa voler bene a chi la abita e la vive, dare il segno di una fraternità universale che fa della nostra una terra ospitale. Per questo Terra Madre Salone del Gusto è un pezzo di diplomazia del nostro Paese. Diplomazia che si rivolge ai poveri di questa Terra, agli umili, e noi siamo con loro. Buona salute a tutti. Auguri perché Terra Madre Salone del Gusto possa andare avanti e godere di questa nuova scelta. Torino garantisce una forte umanità e dal disastro gastronomico degli anni ottanta oggi la città è diventata oggi una capitale del gusto. È poco? Cominciamo da qui”.
Inevitabile il richiamo agli eventi drammatici che scuotono il Vecchio Continente in “un momento in cui l’ospitalità a livello europeo paga un dazio durissimo”. Di fronte a nuovi muri, è tanto più fondamentale ricordare “come il nostro appuntamento abbia consolidato amicizie tra cittadini piemontesi e nomadi, artigiani, produttori, pescatori e contadini ospitati sin dal 2004: chi in tutto il mondo, parla di Torino e del Piemonte con gioia”.
Così Carlo Petrini, presidente di Slow Food, sintetizza il senso della manifestazione.
E all’intervento di Carlin Petrini seguono le parole del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino “in questi 12 anni di vita Terra Madre è sempre riuscita a rinnovarsi, intrecciandosi in modo sempre più stretto con il territorio e con la città che la ospita. Portatrice di una sana contaminazione culturale, insieme a Slow Food, a Cheese e alle tante manifestazioni nate nella grande famiglia creata da Carlo Petrini, ha fatto crescere in Piemonte la filiera del cibo, del vino e dell'agricoltura di qualità, che sono tra i principali fattori trainanti dell'economia della nostra regione”.
Vent’anni sono una data fatidica, osserva il sindaco di Torino, Piero Fassino: “L’età del cambiamento, in cui ognuno a livello individuale si proietta nella vita. Anche Terra Madre Salone del Gusto fa un salto proiettandosi nella città con un format ancora più ambizioso e capace di stabilire una maggiore relazione col territorio”. "Al centro dell’esperienza, sottolinea Fassino, rimane la dimensione umana che si esprime nella promozione dell’ospitalità così come nel volontariato”.
“La cultura dell’accoglienza va oltre le parole, oltre le barriere linguistiche che cadono di fronte a una tavola o a un bicchiere di vino”. Lo testimonia il sindaco di Fossano, Davide Sordella, che aggiunge: “Per noi Terra Madre non è mai stato un semplice meeting, ma un’invasione di costumi e tradizioni da tutto il mondo. Gratitudine e rispetto verso la Terra. Un’esperienza che ti cambia la vita”.
Raffaella Firpo, parlando a nome delle famiglie ospitanti, racconta come il messaggio di fratellanza di Terra Madre abbia trasformato un’intera comunità dell’Astigiano: “È stato incredibile osservare una piccola realtà che si apre a volti e voci provenienti dal Sudamerica, dall’Africa, dai Paesi dell’Est. È molto bello condividere il cibo, la felicità e l’umanità”.
“Ci auguriamo che quest’anno più ancora che nelle precedenti edizioni, il grande cuore dei torinesi e dei piemontesi sia al fianco di Slow Food nel garantire l’ospitalità ai delegati. Non siate timidi! Fatevi avanti e aprite le porte al mondo di Terra Madre!” conclude Petrini.
Terra Madre Salone del Gusto è organizzato da Slow Food insieme a Regione Piemonte e Città di Torino, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte.
Per dare la propria disponibilità a ospitare un delegato di Terra Madre scrivere a ospitalitainfamiglia@comune.torino.it (se a Torino), oppure ospitalita@slowfood.it (se fuori Torino).