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A cura di ANDREA DI BELLA
Laudato Sì è la nuova enciclica, molto attesa, di Papa Francesco dedicata alla natura e alla tutela dell'ambiente.
Il nuovo documento pontificio è dedicato alla casa comune, il Creato, la natura e l’ambiente, la cui tutela è oggi al centro di importanti dibattiti sul tema che – dopo Lima e Roma – sono emersi non solo in occasione di Expo Milano, ma anche ai più recenti incontri di Papa Francesco con i delegati Fao e, soprattutto, in vista della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Parigi a fine novembre.
Un tema sociale ed ecologico, ma anche di fede molto caro al Papa che, direttamente dalle parole di San Francesco, ha più volte invitato i cristiani a prendersi cura del Creato e a essere custodi del disegno divino iscritto nella natura: “Ci uniamo per farci carico di questa casa che ci è stata affidata, sapendo che ciò che di buono vi è in essa verrà assunto nella festa del cielo. Insieme a tutte le creature, camminiamo su questa terra cercando Dio”.
E ancora: “Un vecchio contadino una volta mi ha detto: “Dio perdona sempre. Noi, gli uomini, perdoniamo alcune volte. La natura non perdona mai” Se tu la prendi a schiaffi, lei lo fa a sua volta. Credo che noi abbiamo sfruttato troppo la natura".
Duecentoquaranta pagine introdotte da Carlo Petrini, presidente e fondatore di Slow Food che offre una guida alla lettura al documento pontificio.
Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia, commenta così: “Auspichiamo che la nuova enciclica possa segnare la vita politica di molti Governi che hanno a cuore il futuro del mondo. È un documento universale, che invita tutti, al di là dell’appartenenza religiosa, dell’orientamento politico o della sensibilità ambientalista, a superare le posizioni di parte e unirsi a tutela del bene più importante: la nostra casa comune”.
“L’associazione sente molto vicine le parole di Papa Francesco che, con la sua puntuale analisi del degrado ambientale, sociale ed economico in cui l’uomo ha ridotto questa nostra Terra, non si limita a una visione strettamente ecologista in senso moderno. Non traspare l’estraneità dell’uomo rispetto all’ambiente, ma al contrario evidenzia il concetto di ecologia integrale: oltre che ambientale anche economica, sociale, culturale, della vita quotidiana, in cui l’essere umano è parte del sistema”, continua Pascale.
Tante le denunce del Papa, tra cui la più dolorosa è quella sulla fame e la malnutrizione nel mondo, che riprende il suo intervento alla Fao dell’11 giugno scorso. Ma anche il riferimento ai modelli di sviluppo attuali, per cui abbiamo lasciato che la nostra politica soggiacesse all’economia e l’economia alla tecnologia.
“Ognuno nel proprio quotidiano per quello che può fare, ispirandosi alla frase attribuita a San Francesco “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”, è chiamato alla conversione, attraverso un testo che non è solo una riflessione teologica e filosofica, ma anche un’esortazione all’azione concreta. Questo è l’augurio che Slow Food fa all’umanità, accompagnando questo testo con la guida alla lettura del nostro presidente internazionale Carlo Petrini”, conclude Pascale.
Leggi la Guida alla lettura dell'Enciclica di Papa Francesco allegata a Famiglia Cristiana