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A cura di Gilberto Mora, Presidente di Compagnia del Cioccolato -
Reportage dal Venezuela del cacao, terza puntata
Il Mambo e il Cacao, impressioni da Cuyagua.
Partiamo dalla bella città andina di Merida per arrivare con un lungo viaggio in automobile a Maracay, il punto di partenza dal quale, attraversando le montagne spioventi sulla costa che ricorda molto la Liguria, si arriva alle grandi località cacaotere dello stato di Aragua: Ocumare, Cuyagua, Chuao, Choroni e Cepe.
Quest’anno privilegiamo la zona di Ocumare e Cuyagua.
Ocumare della Costa è un’altra splendida vallata della costa centrale del Venezuela nello Stato di Aragua. Il cacao criollo coltivato in questa zona ha subito un severo processo di ibridazione ma questo cacao rimane ancora autosufficiente per essere messo in commercio.
Il cacao da Ocumare e dalla vallata confinante di Cuyagua (che produce un cacao simile) spesso raggiunge i mercati internazionali come una singola origine molto particolare di cacao ed è venduta con un premio molto elevato.
I cloni selezionati di Ocumare sono stati piantati in molte zone del Venezuela (con particolare successo nell’Hacienda San Josè di Franceschi/Domori nella penisola del Paria a Carupano nello stato di Sucre).
Un cacao importante con un gustoso aroma primario, note di panna, spezie, mandorla, marmellata di ciliegia. Ottimo bouquet floreale con sentori fruttati di pesca.
L’incontro che facciamo è con Felix Martinez, Presidente dell’Empresa Campesina di Cuyagua. Arriviamo con lui alla sua piantagione di circa 50 ettari posta a destra di un piccolo “rio”. Si attraversa a piedi bagnandosi un po’ oppure saltando da pietra in pietra come faccio io con una certa fatica.
Una buona parte della piantagione è completamente pulita nel sottobosco e in una grande parcella sono presenti solo piante di Ocumare in purezza appena piantate. Vediamo un impianto di irrigazione primitivo ma efficiente.
Sono presenti nella piantagione tutte e tre le tipologie di Ocumare 61, 67 e 77, pochissimo forestero Amelonado Legon riconoscibile dalle sua cabosse gialle piccole e tonde, un po’ di ibrido trinitario. Direi che nella totalità possiamo rilevare un 70 % di presenza di criollo.
Salutiamo Felix nella bellissima piazzetta di Cuyagua con la sua chiesetta coloniale molto simile a quella di Chuao e ci ritiriamo in una comoda posada pronti a partire in barca l’indomani per Chuao e Cepe.
Alla televisione un bellissimo concerto mi allieta la serata: l’orchestra sinfonica della gioventù venezuelana diretta da Gustavo Dudamel, allievo di Abbado, in una straordinaria interpretazione di Mambo di Leonard Berstein.
Hasta luego.