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Zone di interesse
A cura di Gilberto Mora, Presidente di Compagnia del Cioccolato -
Reportage dal Venezuela del cacao
Un esempio di cacao eroico.
Credevo di aver visto tutto nel mondo delle piantagioni del cacao.
Da zone importanti come a Chuao che si raggiungono solo dal mare a luoghi cosi umidi e pieni di vegetazione che le piante di cacao si scorgono appena. Ma la zona del Sur del Lago a sud di Maracaibo verso le Ande ci ha riservato una straordinaria esperienza.
Raccogliamo i due proprietari della piantagione Leonida e Alirio, dopo circa mezzora di auto nella zona: La Azulita.
Saliamo ancora mezzora su una strada che da asfaltata diviene prima di cemento e poi di fango. Poi la sorpresa...ci sono circa trenta minuti da fare a piedi su un costone tra banani e piante di parcita, il passion fruit.
A sinistra lo strapiombo con i due cacaoteri che mi dicono, nel caso di scivolata di non appoggiarmi al monte perché ci possono essere cúlebre ovvero serpenti non proprio amichevoli.
Arriviamo cosi alla loro piccola azienda: "La Quebrada Blanca" dove svetta una bella casetta di lamiera e blocchi di mattoni grigi dal nome Finca Mi Fortuna.
Le piante di cacao sono posizionate su un terreno scosceso come quello delle Cinque Terre. E un cacao Bocadillo San Juan (detto anche Criollo Merida). Un buon ibrido con almeno il 70% di percentuale di criollo. Qualche giorno dopo all’INIA (Istituto dell’Agricoltura) di Merida vedremo tutte le piante di Criollo andino nella loro piantagione.
Assaggeremo anche la massa che ci racconterà di un cacao molto aromatico con note di frutta secca e noce moscata. Mi azzardo a chiedere come portano il cacao a valle e loro mi rispondono sereni: “col burro”. Tradotto "a dorso di mulo".
Un grande esempio di Empresa Cacacotera Eroica.
Al prossimo reportage “Hasta Luego”