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A cura di Gilberto Mora, Presidente di Compagnia del Cioccolato -
E' veramente un'impresa arrivare a CHUAO. I viaggiatori di Compagnia del Cioccolato da Caracas sono arrivati a Maracay nello stato di Aragua e poi si sono inerpicati in una strada bellissima, affascinante e terribile che in circa due ore tra salite e discese e arrivata a Choroni.
Usciamo ora da una visione lontana; e quasi da sceneggiatura cinematografica per arrivare alle mie impressioni. Il porto di Choroni sembra un imbarco d'altri tempi. Un porto canale con centinaia di barche ammassate che faticosamente trovano una via d'uscita verso il largo. Questa è l'unica possibile porta d'entrate verso Chuao.
Spesso le barche vengono legate insieme (anche tre o quattro) per trasportare camion o automobili. Circa quaranta minuti di viaggio ed ecco apparire una grande spiaggia con un piccolo approdo di pescatori. Sbarchiamo emozionati. Siamo veramente a Chuao o è un'illusione?
Ci aspetta un camion. Saliamo sul cassone e dopo poco entriamo nelle piantagioni. Una strada stretta separa e quasi taglia chirurgicamente la foresta. Di qua e di là banani, platani e piante di cacao. Ai lati della strada secchi di plastica da muratore colmi di polpa bianca e semi di caco appena raccolti aspettano che qualcuno li recuperi.
Tra gli alberi le donne di Chuao staccano, con il machete e con lunghe pertiche che terminano con lame affilate, le cabosse. Le aprono e gettano la parte esterna.
Dopo circa venti minuti arriviamo al piccolo paese. E molto più piccolo e minuto di come ce lo siamo immaginati dalle fotografie. La piazza della chiesa sta lì ad accogliere le fave da essiccare. Oggi le troviamo in piccoli mucchietti. La chiesa però non c'è. Tutta la parte in fondo come un grande palcoscenico che prepara un cambio scena è coperta da un telo /sipario nero ma non dobbiamo preoccuparci; la chiesa bianca e azzurra è proprio dietro scrostata e ammaccata e la stanno ristrutturando. Capiamo subito che molto sta cambiando a Chuao.
La piantagione adesso è gestita dalla Consorteria socialista del cacao venezuelano. Non è una cooperativa ma un insieme di coltivatori "aiutati, protetti e un po’ controllati dal governo". I Referenti governativi che ci hanno accolto sono molti discreti e gentili.
Ma di questo, del cacao di Chuao e di tanto altro ancora parleremo nella prossima puntata del reportage. Hasta luego